Alessitimia e Disturbi di Personalità
Alessitimia e Disturbi di Personalità in Adolescenza
Alexithymia and Personality Disorders in Adolescence
Gianluigi Basile*, Lauro Quadrana**, Gianluigi Monniello**
L’obiettivo principale di questa ricerca è di indagare il costrutto di Alessitimia all’interno di un campione di adolescenti che presentano tratti o Disturbi di Personalità (DP) (APA, 2000). L’Alessitimia può essere vista essenzialmente come un disturbo della regolazione affettiva (Taylor et al., 1997a) che si articola lungo un continuum che parte dalla normalità e finisce nella patologia; interessa la sfera cognitiva e affettiva del soggetto (Krystal, 1988) e si riferisce quindi a tutte quelle condizioni cliniche in cui l’individuo non è in grado di utilizzare gli affetti come sistemi motivazionali e di informazione in relazione ai propri stati emotivi ed al rapporto con gli altri.
Non si può considerare l’Alessitimia come un fenomeno tutto o nulla, e quindi come una totale incapacità nel comprendere e nell’esprimere emozioni, ma piuttosto la si deve intendere come una difficoltà nel riconoscere e verbalizzare i sentimenti propri e interessarsi a comprendere quelli altrui.
La natura transnosografica di questo costrutto è stata dimostrata in più studi (Bach et al., 1994; Taylor et al., 2000; Taylor et al., 2004), così come la comorbidità dell’Alessitimia con patologie come i disturbi alimentari (Zonnevijlle-Bendek, 2005; Jimerson et al., 1994; Bourke et al. 1992), i quadri depressivi o i disturbi d’ansia (Zeitlin, McNally, 1993); sono stati realizzati pochi studi, invece, sulla relazione che intercorre tra Alessitimia e DP (Fortugno, 2005; Mirizio et al., 2008) nonostante dal punto di vista teorico l’Alessitimia sia considerata a tutti gli effetti una dimensione della Personalità (Porcelli, 2004) e nonostante i DP (soprattutto il Cluster B) abbiano delle caratteristiche comuni con l’Alessitimia (soprattutto per ciò che riguarda l’elaborazione e la regolazione delle emozioni) che andrebbero verificate empiricamente.
In questa ricerca si è voluta analizzare la relazione che intercorre tra DP e Alessitimia in adolescenza per valutare se l’Alessitimia sia distribuita maggiormente in un campione clinico con DP piuttosto che in uno normale. In particolare era interessante verificare se gli adolescenti con DP di Cluster B (caratterizzati da affettività incontrollata) presentassero un grado di associazione maggiore con il costrutto di Alessitimia rispetto a quelli con DP di Cluster C (che possiedono una maggiore capacità di controllo dell’affettività).
In questo studio vengono, inoltre, indagate le differenze di sesso e d’età rispetto al costrutto alessitimico e viene, infine, riportato il confronto tra i due strumenti che sono stati utilizzati per la valutazione dell’Alessitimia.
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* Psicologo, Roma.
** Dipartimento di Scienze Neurologiche, Psichiatriche e Riabilitative dell’Età Evolutiva, Sapienza Università di Roma.