Multitasking e Depressione
In questi ultimi mesi l'argomento “multistasking”, la tendenza a fare più cose contemporaneamente, è oggetto di discussioni, confronti, studi e ricerche in molte parti del mondo. L'era degli smartphone, dei tablet e di tutti gli strumenti touch screen di questo tipo è figlia di un'epoca in cui, l'immediatezza nella risposta è diventata una delle doti più importanti nel lavoro e nei rapporti sociali; in questo contesto l'essere “multitasking” sembra essere diventata quasi una necessità. Si discute in diversi ambiti se possa essere una qualità rappresentata meglio da un genere o da un altro, se il nostro cervello sia davvero abituato a più compiti contemporaneamente o se semplicemente si stia adattando ai ritmi incalzanti dell'era moderna. Una domanda che forse non è tenuta in debita considerazione è questa: queste condotte quanto influiscono sullo stato umorale dell'individuo?
Secondo una ricerca condotta dagli scienziati della Michigan State University (USA) e pubblicata sulla rivista Cyberpsychology, Behavior and Social Networking esisterebbe una correlazione tra il cosiddetto "media multitasking", la tendenza a utilizzare più mezzi di comunicazione contemporaneamente, e alcuni sintomi che hanno a che fare con la salute mentale. L'equipe guidata da Mark Becker ha analizzato il comportamento di 319 studenti, scoprendo che chi fa maggiormente uso di più dispositivi multimediali contemporaneamente ha il doppio delle probabilità di mostrare sintomi depressivi di chi non ha questa abitudine.
Attualmente non si sa quale sia la combinazione di dispositivi più "critica" (iPad e televisione, tv e smartphone) né se le depressione sia causa o conseguenza del multitasking. In altre parole: persone già depresse usano il multitasking per distrarsi, o è proprio questo comportamento a generare ansia e disagi mentali? «La crescente tendenza al multitasking può rappresentare un fattore di rischio per i disturbi dell'umore. Future ricerche relative all'impatto che l'uso dei media può avere sulla salute mentale dovranno tenere in considerazione il ruolo del media multitasking» ha commentato Becker.
Ulteriori studi dovranno indagare il fenomeno su un campione più alto di soggetti, ma intanto l'ultimo rapporto della società di rilevazione e di mercato Nielsen sui social media conferma che il 41% dei possessori di un tablet e il 38% di quelli di smartphone usa i dispositivi quotidianamente mentre guarda la tv. Magari per commentare il proprio programma preferito. Un trend da tenere in considerazione nei futuri studi sui disturbi dell'umore e da tutti i professionisti della salute mentale.
Dr. Gianluigi Basile
Fonte: Focus, Febbraio 2014